Ribollita

Continua la nostra avventura nella cucina vegetariana e vegana, in questo caso. Non stiamo diventando vegetariani, ci piace solo sperimentare. E poi il piatto di oggi è una ricetta della tradizione contadina toscana, ci piacciono i piatti della tradizione 🙂

Carla se ne è innamorata follemente la prima volta che l’ha assaggiata a Firenze. A differenza della pappa con il pomodoro che non l’è piaciuta per niente!

Per questa ricetta abbiamo seguito quanto indicato nel libro di Valter Longo. Gli ingredienti sono tutti di stagione e facilmente reperibili, economici e saporiti! Eccoli qui:

300 g di pane toscano raffermo, 300 g di fagioli cannellini secchi, 1 mazzo di cavolo nero, 1/2 cavolo verza, 1 kg di bietole (ne abbiamo messo circa 600 g), 400 g di pomodori pelati, 2 grandi cipolle rosse, 2 cipolline (ne abbiamo messo 1 normale), 1 porro, 2 carote, 3 coste di sedano, 2 ciuffi di prezzemolo, olio evo, sale, pepe.

TEMPI. Per questa ricetta sono fondamentali, la ribollita è buona se mangiata il giorno dopo, quindi se volete farla dovete iniziare a prepararla 2 giorni prima. Il primo giorno vi servirà per mettere a bagno i fagioli (devono stare ammollo 12 ore), il secondo giorno per far cuocere tutto il resto (90 minuti di cottura) e il terzo giorno potrete finalmente mangiare la vostra zuppa!

Iniziamo a lessare i fagioli (tenuti in ammollo 12 ore) in acqua con un po’ di sedano. La ricetta dice di metterci anche il prezzemolo, ma preferiamo aggiungerlo fresco alla fine.

Affettiamo le cipolle e il porro e mettiamoli nella pentola più grande di casa con un po’ di olio, facciamoli colorire. Aggiungiamo poi un battuto di: sedano, prezzemolo e carote, mettiamo anche il pomodoro e facciamo cuocere qualche minuto.

Tagliamo a fettine abbastanza sottili il cavolo nero, la verza e le bietole e mettiamole in pentola. Non preoccupatevi appassiranno velocemente! A questo punto mettiamo l’acqua calda, il minimo indispensabile per coprire le verdure, la ribollita non deve essere troppo acquosa… mettiamo il sale e il pepe e continuiamo a cuocere per 90 minuti.

Nel frattempo i vostri fagioli continuano la cottura nella loro acqua con il sedano. Quando saranno cotti frullatene la metà e aggiungeteli alla pentola con il resto delle verdure insieme agli altri fagioli interi e all’acqua di cottura. Cuocete il tutto ancora per 30 minuti, sempre a fuoco basso.

 

A questo punto la ricetta dice di mettere le verdure in una zuppiera intervallata con il pane e il giorno dopo si fa scaldare in tutto anche in forno aggiustando con acqua, olio, pepe e altre cipolla tritata fresca. Noi non abbiamo la zuppiera, chi ha una zuppiera alzi la mano! Quindi abbiamo lasciato riposare la minestra nella pentola di cottura tutta la notte, l’abbiamo poi riaccesa e fatta cuocere altri 30 minuti aggiungendo mezza cipolla fresca, olio, pepe, due fette di pane e il prezzemolo.

 

Il resto del pane l’abbiamo messo direttamente sui piatti dopo averli biscottati in forno. Mmmmmh…. buona buona!

Ah ne abbiamo una pentola gigante, quindi se qualcuno ne vuole è il benvenuto! 

 

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